Classica

È Napoli il filo rosso del Festival della Valle d’Itria 2019

È Napoli il filo rosso del Festival della Valle d’Itria 2019

Opere e concerti dal 16 luglio al 4 agosto: a Martina Franca il prestigioso appuntamento estivo offre nella quarantacinquesima edizione un ricco programma prevalentemente incentrato sulla tradizione napoletana.

“Albori e bagliori. Napoli e l’Europa: il secolo d’oro”: il Festival della Valle d’Itria quest'anno è dedicato a Paolo Grassi (è il centenario della nascita) e a Napoli e al prestigio internazionale della scuola musicale partenopea.

Pizzi uno e due

Il piatto forte del fitto calendario di quest’anno è senz'altro l’Ecuba (INFO e DATE) di Nicola Antonio Manfroce, un lavoro di rarissima esecuzione e di straordinario interesse. Il giovane autore calabrese, formatosi nel conservatorio della Pietà dei Turchini e scomparso prima di poter esprimere appieno il suo eccezionale talento, modella nel 1812 una partitura ibrida nella quale il gusto del canto italiano si sposa con un impianto drammaturgico di matrice francese. Nel cast ingaggiato per questo titolo prezioso spicca il nome di Carmela Remigio nei panni della protagonista, mentre la direzione sarà affidata al nume tutelare della rassegna pugliese, Fabio Luisi.
 

Fabio Luisi - Michele Spotti


Sarà invece Michele Spotti a salire sul podio per l’altra proposta di punta, il Matrimonio segreto (INFO e DATE) di Domenico Cimarosa. Il capolavoro del compositore aversano, creato per Vienna nel 1792, sarà affidato a giovani di talento e calato in un’ambientazione contemporanea. Entrambe le opere verranno portate sul palcoscenico del Palazzo Ducale da un maestro del calibro di Pier Luigi Pizzi, già applaudito in precedenti edizioni del Festival.

Rarità in prima esecuzione italiana

Il legame con Napoli è non di scuola ma di ambientazione nel caso di Coscoletto (INFO e DATE), operetta di Jacques Offenbach che si svolge appunto nella città meridionale; la eseguiranno, in italiano e in forma semiscenica, gli allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” diretti da Sesto Quatrini e coordinati dalla fantasiosa inventiva registica di Arturo Cirillo, originale esponente della drammaturgia partenopea contemporanea. Appetitosissimo si annuncia anche l’Orfeo (INFO e DATE) di Nicola Antonio Porpora, diretto da George Petrou; a interpretarlo saranno, tra gli altri, Raffaele Pe, raffinato perlustratore del repertorio barocco, e la giovane ma già affermata Giuseppina Bridelli.
 

Sesto Quatrini - George Petrou


La tradizione dell’“Opera in masseria” prosegue quest’anno con uno stuzzicante dittico di intermezzi, L’ammalato immaginario di Leonardo Vinci e La vedova ingegnosa di Giuseppe Sellitti, che saranno proposti in cinque diverse sedi (21, 23, 25 e 27 luglio, 1° agosto).

I concerti e la mostra

A rendere ancora più invitante il già copioso menu sono previsti due concerti vocali: il 28 luglio il Chiostro di San Domenico accoglierà un’antologia di arie, duetti e cantate del XVIII e del XIX secolo, mentre il 29 il Palazzo Ducale ospiterà il recital di Olga Peretyatko, che si cimenterà in un programma ottocentesco equamente distribuito tra Italia, Francia e Russia. E poi ancora musica strumentale (17 luglio), liederistica (18 luglio) e sacra (1° agosto).

Infine, nel centenario della nascita, Martina ricorderà la figura impareggiabile di Paolo Grassi sia con un’interessante mostra già allestita con successo a Milano e qui visitabile dal 4 luglio al 30 settembre, sia con l’incontro di studi I libri di Paolo Grassi (30 luglio).
 

Tutti le opere a Palazzo Ducale del Festival Valle d'Itria Martina Franca (TA)

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